Ortodonzia in eta’ evolutiva
L’ortodonzia è quella scienza che si propone di correggere le malocclusioni e che consente di ottenere una buona funzione dell’apparato masticatorio, ed una buona estetica facciale, intesa non solo come allineamento dentale, ma anche come armonia facciale complessiva.
Anche la respirazione, la deglutizione, la fonazione, la masticazione e la mimica facciale sono funzioni che devono essere armonizzate con altri importanti sistemi come la vista, l’equilibrio, la postura ed altri per ottenere i migliori benefici per un sistema sensoriale/motorio ben integrato e funzionante.
Per ottenere questo risultato talvolta è necessario programmare una terapia ortodontica in due fasi:
- La prima definita intercettiva (o di fase I) si propone la correzione delle disarmonie delle basi ossee in senso trasversale (arcate strette, mancanza di spazio) ed in senso antero-posteriore (mandibola arretrata o avanzata rispetto all’arcata superiore). Per ottenere questo si utilizzano dispositivi principalmente rimovibili tramite i quali guidare la crescita residua. Si utilizza, laddove necessario, tra i 5 ed i 12 anni;
- La seconda fase, non sempre necessaria, si occupa invece del posizionamento dei denti sulle arcate dentali già formate e dimensionalmente definite. Si utilizzano dispositivi fissi incollati temporaneamente sui denti o sul lato esterno o sul lato interno (ortodonzia linguale).
La durata di un trattamento ortodontico non è facilmente prevedibile perché’ dipendente da molti fattori non esattamente predicibili quali: la crescita craniofacciale, la collaborazione del paziente ed il metabolismo osseo soggettivo.
Le tre classi dentali
La cura delle dismorfosi facciali ha radici molto antiche, basti pensare al tentativo di correggere la ipermandibulia (III classe scheletrica) della famiglia regnante degli Asburgo. Ma è solo agli inizi del novecento che negli usa si classifica il problema con senso critico e scientifico; infatti con E. Angle, in base alla posizione relativa dei primi molari permanenti (superiori e inferiori) che si distinguono le malocclusioni in tre classi.
- La I classe dentale è la più rappresentata nella popolazione nord-europea: il molare superiore (cuspide mesio-vestibolare) occlude nel solco tra la cuspide mesiale e centrale del primo molare inferiore > il canino superiore si incastra dal lato vestibolare tra canino e premolare inferiore;
- La II classe dentale è la più rappresentata nella popolazione indoeuropea dove il baricentro del corpo sta davanti e la mandibola cresce e si sviluppa in posizione distale rispetto al cranio> pertanto il molare superiore (cuspide mesio-vestibolare) si incastra tra le creste marginali di secondo premolare e primo molare inferiore;
- La III classe dentale (Asburgo) si riscontra prevalentemente nei gruppi umani di origini asiatiche con diverse tipologie e sono associazioni di ipersviluppo mandibolare e iposviluppo mascellare con varie gradazioni di crescita: il molare superiore (cuspide mesio-vestibolare) occlude dopo il solco distale del molare inferiore.
Questa è solo una classificazione clinica, ma esistono miliardi di possibili variazioni nella popolazione mondiale.